| Ciao a tutti ragazzi, faccio riferimento alla domanda di pagekko intanto...in Sicilia come tartarughe terrestri troviamo due specie la Testudo hermanni e la Testudo graeca, l'areale di distribuzione della prima è il sud Europa, comprese le isole maggiori italiane (Sicilia e Sardegna), l'area di distribuzione della seconda specie è il nord Africa. Si pensa che questa quindi non sia autoctona della nostra terra, ma che gli esemplari che troviamo allo stato naturale siano frutto di abbandoni di esemplari tenuti in cattività o addirittura scappati dai recinti. Comunque adesso si è ambientata da decenni, vive e si riproduce tranquillamente. Sono presenti anche casi di ibridazione tra le due specie. Quindi dopo quanto detto, è ovvio pensare che ti devi indirizzare sulla Testudo hermanni, d'altra parte basta spostarti di qualche decina di km da Palermo, un pò in tutte le direzioni, per trovare esemplari che pascolano tranquillamente in natura, certo è raro incontrarli ai giorni d'oggi, e la causa principale è proprio la predazione da parte dell'uomo, che appena incontra un esemplare libero deve per forza portaselo a casa... Per quanto riguarda l'allevamento all'aperto, niente di meglio per una testuggine, è sicuramente la sistemazione ideale per lei. Stiamo parlando sempre dell'hermanni, specie mediterranea! Non stiamo certo parlando di specie di climi aridi ect. L'aria aperta, la luce diretta del sole, la possibilità di movimento (ben maggiore di quella offerta da un terrario) non possono altro che portare beneficio alla salute dell'animale. Ovviamente per questo tipo di sistemazione si deve tenere conto di alcune accortezze. Quando scrivi "liberare in campagna" intendi dentro un recinto giusto? Altrimenti quoto Mirco quando dice che non le ritroveresti più con molta probabilità. In caso di recinto questo deve essere grande un 5-10 metri quadri, deve avere una parte soleggiata e una riparata dal sole, meglio se il riparo è dato da cespugli, deve contenere delle casette in legno, necessaario per il letargo, meglio se rialzate dal terreno, la recinzione deve essere fatta a prova di fuga, alta e un pò sotterrata, non sembra ma sono animali abilissimi ad arrampicarsi e scappare. Inoltre ti sconsiglio di tenere più maschi, che non faranno altro che lottare, o di isolare il maschio dalle femmine, in quanto questo questo nella stagione degli amori (e anche oltre) non farà altro che tentare di accoppiarsi con le femmine, ferendole anche gravemente, non so se hai mai visto un accoppiamento tra tartarughe. L'ideale è avere 2-3 femmine in un recinto e un maschio in un secondo recinto e unirle nel perdiodo degli accoppiamenti. Le lotte tra maschi e i continui corteggiamenti non faranno altro che stressare gli animali, ovviamente. Sono animali abbastanza solitari, per questo. Per l'alimentazione intanto costruisci il recinto in un posto dove sono presenti erbe e piante di campo, che le tartarughe mangeranno, e non costruirlo ad esempio in un terreno arido, sabbioso o zappato... Integrerai poi con alimenti esclusivamente vegetali, e l'acqua non deve mancare mai.
Se gli esemplari godono di ottima salute puoi lasciarle tranquillamente all'aperto, non vedo nessun motivo per non farlo, ovviamente le moniterai e starai attento alla loro salute (come sono sicuro farai). Il ritmo di crescita sarà ancora superiore e più naturale di quello che si possa avere anche nel migliore dei terrai, vogliamo mettere i raggi del SOLE diretti? La possibilità di scegliere se stare al caldo dei raggi o all'ombra di un cespuglio? Il pascolamento su un terreno naturale e spazioso!? (Spesso si vedono esemplari con le zampe storte, dovuto al substrato sbagliato). La possibilità di scegliere quando cominciare il letargo e quando finirlo, in base alle temperature esterne. Anche le uova ti si schiuderanno senza bisogno che le prendi e le incubi tu...vedrai i piccoli uscire in primavera. Ect ect. E tralasciamo anche le spese di energia elettrica risparmiate. E poi la soddisfazione di veder crescere un animale in un ambiente naturale, allo stato quasi brado.
Infine ti ricordo solamente che l'hermanni è una specie inclusa in appendice II del CITES, quindi protetta. In caso di acquisto fatti rilasciare i dovuti documenti.
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