| Questa scheda tratta l'allevamento e la mia esperienza di un brachiuro dei nostri mari .
Pachygrapsus marmoratus: Presenta un carapace quadrangolare, di colore verde scuro con striature più chiare. Lo si vede solitamente mentre scappa nella zona intertidale o all’interno di pozze di scogliera, dove spesso si rifugia per mutare. Come altri crostacei è in grado di trascorre brevi periodi fuori dall’acqua; l’importante è che le branchie rimangano umide. Sono granchi molto territoriali, solitamente si trovano coppie che possono abitare anche la stessa pozza d'acqua o tana, ma i maschi fra di loro lottano per il predominio sul territorio. Durante le lotte può capitare che perdino le chele, che ricresceranno con la prossima muta.
LA VASCA: Non disponendo di una vasca molto grande e visto che sarebbe stato solo per un breve periodo decisi di adoperare una vasca di circa 15 litri. Come fondo adoperai un pò di ghiaietto da spiaggia, e naturalmente visto che questa specie è nota pascolare nella parte emersa, disposi anche una parte emersa dove poter stare e creai anche 2 nascondigli (uno nella parte emersa e uno nella parte immersa). Riempii la vasca con circa 6 litri di acqua di mare che cambiavo completamente ogni 3 giorni. Non ho usato ne filtratori, ne termoriscaldatori ( sono molto resistenti a temperature da 10° a 30° circa) e nemmeno ossigenatore.
ALIMENTAZIONE: In natura mangia Alghe, Briozoi, Molluschi, vermi e anche gamberetti. Come alimentazione essendo animali onnivori, davo da mangiare oltre a lattuga e altri vegetali anche cibo per pesci carnivori e qualche gamberetto per tartarughe (che apprezzava moltissimo), e poi cibo specifico per crostacei. Il cibo lo somministravo solo nelle ore crepuscolari della sera e a giorni alterni davo verdure e carne.
COMPORTAMENTO: Durante il giorno rimaneva quasi sempre nella parte immersa nascosto nella tana, mentre durante le ore crepuscolari risaliva fino alla parte emersa dove iniziava a mangiare. Ho notato che per mangiare prendeva il cibo con il III° e IV° paio di pereiopodi fino a portarselo alle chele e poi all'apparato boccale, mentre quando si trattava di prendere pezzi considerevoli (per esempio le verdure) le rompeva direttamente con le chele e le mangiava. La notte la passava principalemente nella zona emersa dove si alimentava. Sono abili arrampicatori, spesso lo ritrovavo (utilizzando un fauna box come acquario) a testa in giù nella grata del fauna box e poi dopo qualche ora ritornava in acqua. Quando era nella parte emersa riusciva a emettere anche dei suoni, che produceva con la fuoriuscita di bolle dall'apparato boccale, oppure sbattendo le chele (credo che li utilizzano come richiamo).
RIPRODUZIONE: Naturalmente avendo un solo esemplare non potevo analizzare i meccanismi di riproduzione. In natura il periodo riproduttivo va da Giugno ad Agosto quando la temperatura dell'acqua è di circa 20°C, il periodo di incubazione delle uova è di circa 25 giorni; le femmine iniziano ad essere mature sessualmente dal secondo anno di età.
IL RILASCIO: Dopo 2 settimane che lo tenevo decisi che era arrivato il momento di liberarlo, era un esemplare adulto e il periodo riproduttivo si avvicinava, e decisi che era meglio liberarlo nelle ore crepuscolari. Il rilascio è avvenuto nel punto stesso dove era stato prelevato, con immenso piacere appena lo liberai vidi che si diresse subito nella sua tana (non so se è dovuto a un fattore di memoria oppure a un tentativo di nascondersi) e dopo circa 30 min. lo vidi uscire nuovamente e brucare le alghe in una piccola parte emersa vicino alla tana.
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